BATTERE NUOVI RITMI

Progetto di Paolo Pacciolla in collaborazione con Andrea Stefanizzi

Battere Nuovi Ritmi 1Anche quest’anno si è chiusa molto positivamente l’esperienza dell’Ensemble Battere Nuovi Ritmi all’interno de Li Ucci Festival http://www.liuccifestival.it, ospite per la seconda edizione consecutiva del festival diretto da Antonio Melegari.

Il lavoro dell’ensemble si è basato su di un workshop di musica d’insieme per tamburi, dal quale sono scaturite composizioni adeguate alle potenzialità del gruppo dei partecipanti; non era imposto alcun limite di età né richiesta alcuna formazione pregressa, unici requisiti essenziali la disponibilità alla collaborazione e all’ascolto.
SONY DSC In entrambe edizioni si è formato un gruppo misto, tanto rispetto all’età quanto alla formazione musicale e in entrambi i casi ognuno ha svolto la propria parte, si è creato un gruppo armonioso e sono nati dei brani efficaci ed articolati; è stata una esperienza formativa per tutti.
Il prossimo anno, pur mantenendo i principi essenziali, faremo un passo avanti dal punto di vista della tecnica e delle composizioni, sarà pertanto richiesto un impegno maggiore dei partecipanti e soprattutto una discreta formazione musicale specifica, che sarà comunque approfondita in diversi workshop.

L’idea e il progetto 
L’idea alla base di Battere Nuovi Ritmi è quella di creare un percorso musicale teorico e pratico, basato su laboratori di formazione musicale aperta, nel quale abbiano ampio spazio espressivo i tamburi – accordati e intesi come strumenti melodici – e qualsiasi altro strumento musicale o oggetto sonoro. Oltre a numerosi tipi di tamburi a cornice APPercussions abbiamo utilizzato il tombak, tamburo a calice dell’Iran, nella versione accordabile AP, vari tipologie di mbira AP e berimbao, axis strumento a corde da me ideato e realizzato.https://sutraartiperformative.com/2013/10/16/axis-a-new-musical-instrument/

Battere Nuovi Ritmi ha preso corpo quando di Andrea Stefanizzi, col quale da alcuni anni condivido una ricerca sulla costruzione di tamburi a cornice e altri strumenti musicali, racchiuso sotto il marchio AP Percussions, http://www.appercussions.com, mi ha proposto di collaborare alla realizzazione di un progetto – tutto da definire – sui tamburi all’interno de Li Ucci Festival. Avendo piena libertà decisionale e di azione, anche rispetto al Festival, ho accolto subito il suo invito ed insieme abbiamo elaborato i programmi di entrambe le edizioni.

Battere Nuovi Ritmi 2013
L’edizione 2013 si è sviluppata in modo pratico attorno al lavoro svolto negli ultimi anni da me e Andrea, in quanto APPercussions, e sulle mie ricerche e idee musicali che sono alla base delle composizioni dell’ensemble.

Il canto del tamburo
Nella maggior parte delle tradizioni musical del mondo, i tamburi sono considerati strumenti con pura funzione metrica e di supporto con il ruolo di costruire e mantenere la cornice temporale e ritmica all’interno della quale il canto vocale o strumentale costruisce e sviluppa i suoi disegni. Tradizioni musicali come quella Indiana e, recentemente, quella persiana attribuiscono invece ai tamburi un ruolo più ampio, considerandoli strumenti in rapporto dialogico con gli altri e riconoscendo loro anche uno spazio solistico. L’idea di accordare i tamburi ad altezze precise, che è esclusivamente indiana ed è molto antica, si basa su un raffinato sistema costruttivo che consente di controllare perfettamente non solo l’accordatura ma anche la produzione dei suoni armonici in modo che il tamburo possa creare insieme agli altri strumenti una perfetta consonanza.

I tamburi AP Percussions
Il progetto alla base del metodo di costruzione e accordatura messo a punto da AP Percussions intende i tamburi come strumenti melodici e si basa su una nuova visione nella quale si intrecciano l’idea indiana del tamburo accordato con la musica per ensemble della tradizione colta occidentale: i tamburi ‘cantano’ in coro ma non solo all’unisono, ognuno di essi ha un sua linea melodica precisa e mutevole. Quest’idea, che nasce dalle mie ricerche teoriche e pratiche sui tamburi, quelli persiani e indiani in particolare, si è realizzata quando con Andrea Stefanizzi abbiamo cominciato a sperimentare le soluzioni tecniche e i materiali più appropriati per la produzione di tamburi a cornice che la potessero adeguatamente esprimere. Gli strumenti si sono perfezionati quando si è aggiunto a noi, con entusiasmo e creatività, Claudio Amato. Il progetto si è gradualmente ampliato e adesso, alla produzione di tamburi, si è sommata l’invenzione di nuovi strumenti.
Il lavoro da me condotto nel workshop aveva come obiettivo la produzione del concerto Pelli in Tono dell’Ensemble Battere Nuovi Ritmi.

L’ensemble
Paolo, Andrea, Beppe Branca, Paolo Cavalera, Francesco De Donatis, Alessio Giannotta, Ilenia Miceli, Antonio Perrotta, Matteo Stradiotti.
Ospite Antonio Cotardo al flauto.

Battere Nuovi Ritmi 2012
L’edizione 2012 era focalizzata sui tamburi a cornice e le tecniche percussive fra tradizioni e nuovi linguaggi, e si articolava in tre workshop ed un convegno. Abbiamo deciso di partire dal territorio e quindi dal tamburello salentino, alla ricerca di percorsi pratici e teorici che potessero arricchire il suo linguaggio e quindi la tradizione musicale alla quale appartiene.
Gli ultimi decenni, nel percorso che ha condotto dalla globalizzazione alla riscoperta delle tradizioni territoriali, hanno portato alcuni tamburi a cornice all’attenzione diffusa di musicisti e appassionati, a volte dandogli persino grande notorietà. Il processo di riscoperta ha prodotto effetti diversi ma spesso intrecciati. Da una parte ha fatto emergere tradizioni musicali sconosciute o poco note dando nuovi impulsi al loro percorso, dall’altra ha promosso la creazione di nuovi strumenti e tecniche strumentali ad opera di singoli musicisti.
Il tamburello salentino fa parte della categoria dei tamburi a cornice e la sua storia recente si inserisce perfettamente nel quadro di tali processi. È l’emblema della musica tradizionale ed ha ottenuto grande notorietà anche al di fuori del repertorio tradizionale, tuttavia dal punto di vista dell’evoluzione del linguaggio non ha fatto altrettanta strada.

Il convegno : Battere nuovi ritmi:il tamburello
Il convegno dal titolo Battere nuovi ritmi:il tamburello, aveva l’obiettivo di riflettere sulla tradizione e soprattutto di proporre nuove prospettive. Di questo particolare aspetto mi sono fatto portavoce io stesso, citando come esempi positivi di rinascita di una tradizione e di sviluppo coerente ed articolato di un linguaggio percussivo, il mardala dell’Orissa o il tombak persiano. Si tratta di tipologie di tamburi diverse – il mardala è tamburo a botte a due pelli e il tombak un tamburo a calice – ma il percorso seguito dagli artisti e maestri ha portato in entrambi i casi alla formulazione di un linguaggio evoluto sulla base delle tradizioni locali ed allo stesso tempo originale.
Al convegno hanno contribuito Gianni Amati, che ha presentato una relazione con taglio etnografico sulla tradizione del tamburello nell’alto Salento, Luigi Chiriatti, che ha proposto sue riflessioni sullo stato del tamburello da musicista e ricercatore impegnato sin dall’inizio della rinascita; Eugenio Imbriani, con considerazioni sul tema dal punto di vista antropologico, ed infine, Scott Robinson, al quale avevo chiesto di parlare della storia e dell’evoluzione delle tecniche del tamburello in America.
Battere nuovi ritmi convegno Alcuni contributi del convegno sono stati pubblicati nell’umtimo numero della rivista Melissi.Le culture popolari (Besa Editrice) a cura di Sergio Torsello. http://www.besaeditrice.it/
Dal punto di vista pratico il lavoro era organizzato intorno a dei workshop:
Tecniche di improvvisazione in India e Tecniche di composizione per ensemble di tamburi a cornice – Paolo Pacciolla
Tamburello – Andrea Stefanizzi
Tecnica lap style (tamburo su gamba) per tutti i tamburi a cornice – N. Scott Robinson

Battere nuovi ritmi 2012 Dai workshop condotti da me e Andrea è nato il primo concerto dell’Ensemble Battere Nuovi Ritmi che ha eseguito brani per tamburi accordati di mia composizione.

L’ensemble
Paolo, Andrea, Carlo Canaglia, Alessandro Chiga, Francesco De Donatis, Giuseppe Delle Donne, Alessio Giannotta, Davide Giorgino, Edoardo Zimba.
Ospite Antonio Cotardo al flauto.
Battere nuovi ritmi 2012 foto Antonio Melegari Tutte e due le edizioni hanno ospitato la mostra di tamburi a cornice dal mondo di Francesco Paolo Manna.

Foto di Silvia Congedo e Antonio Melegari

Paolo Pacciolla

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Twitter picture

You are commenting using your Twitter account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s