Il Rito, il Trucco e la Vestizione. Arangettam Nangiarkoothu di Luisa Spagna

***Leggi anche il racconto del mio Arangettam:

Kutiyattam e Nargiarkuttu Luisa Spagna

Il rito, il trucco e la vestizione nella preparazione dell’arangettam del Nangiarkoothu seguono delle fasi precise, stabilite dalla tradizione rituale di un’arte teatrale antica e complessa.

Racconteró brevemente le fasi che precedono l’entrata in scena correlata dalle immagini.

Il giorno dell’Arangettam, la prima volta in cui si va in scena in una specifica forma di teatrodanza dell’India, si svolgono dei precisi riturali.

Il primo musicista di Mizhavu, il tamburo tradizionale che accompagna il Kutiyattam e il Nangiarkoothu, è colui che svolge i rituali iniziali. Nel mio Arangettam Sajith Vijayan, primo Mizhavu, ha preparato le foglie di betel, i frutti di areka, banane, cocco, riso, olio di cocco per accendere la lampada e celebrato il rituale.

Su ogni foglia di betel è stata messo un frutto di areka, poi questo è stato passato nelle mie mani di volta in volta, per essere offerto alla lampada invocando, ad uno ad uno, i nomi di tutti i maestri e tutte le maestre di Kutiyattam e Nangiarkoothu del Kalamandalam. Antenati e Antenate la cui maestria ha permesso a queste forme d’arte di essere tramandate fino ai nostri giorni e di arrivare fino a me, un’ italiana alle prese con la sua prima presentazione in scena.

Conclusasi questa prima parte, il rituale è proseguito con la Dakshina: l’offerta di un Mundu per i musicisti –una stoffa lunga indossata dagli uomini, di un set Mundu per l’accompagnatrice di Talam e canto – due stoffe indossate simile al Saree ma di tradizione specifica del Kerala, e un Saree per la maestra. Ogni stoffa è stata donata insieme ad una piccola offerta in soldi del valore di 101 rupie.

Al termine di questi rituali preliminari, la performer deve chiedere al primo Mizhalu se puó iniziare la preparazione per lo spettacolo. A risposta affermativa, si passa dunque ai rituali del trucco.

Dopo essermi lavato il viso, con una specifica hasta mudra ho raccolto un pó d’acqua da un’ampolla con la quale per tre volte mi sono benedetta il volto.  A questo punto, si passa dunque a quello che è il momento piú importante del trucco e della vestizione: dopo aver invocato le divinitá, ci si lega il nastro rosso intorno alla testa. Da quel momento il performer o la performer sono investiti di una nuova dimensione, da cui si esce solo alla fine dello spettacolo, quando si slegherá il nastro rosso dalla testa. Per tutto il tempo in cui il nastro è legato intorno alla testa, si veste il personaggio e si ‘perde’ la propria identitá. Si è in una dimensione considerata sacra.

Dopo il rituale del nastro, inizia il trucco. A differenza del Kutiyattam il cui trucco varia a seconda del personaggio, la Nangiar ha sempre lo stesso trucco per ogni narrazione. Apparentemente piú semplice, ho sperimentato sulla mia pelle che comunque la preparazione del trucco dura circa due o forse anche tre ore.

Una volta terminato il trucco, si passa alla vestizione dell’abito di scena.

Diversi strati di gonne di diversa pesantezza vengono vestite una sull’altra fino all’ultima gonna bianca plissettata con un grande bordo finale, sulla quale si applica una grande cintura. Il corpetto è formato da una blusa e da un’altro pezzo di stoffa legata dietro. Gioielli di legno vengono indossati sulle spalle e sui polsi, mentre intorno al collo si indossa un collare e una lunga collana di diversi fili. Sulla testa vengono annodati altri nastri, poi un fazzoletto nero, ancora un altro nastro e infine il copricapo rosso. Per ultimo i lunghi capelli con la ghirlanda che per l’Arangettam è di profumatissimi e freschi fiori di gelsomino. Infine, un altro nastro ancora sulla fronte. Della polvere rossa e gocce d’acqua vengono versate sui palmi delle mani e questi vengono fatti sfregare uno sull’altro per distribuire il colore dalle punta delle dita fino ai polsi.

Infine, dalla stessa ampolla rituale e con lo stesso hasta mudra, si raccoglie dell’acqua e ci si benedice il viso per tre volte.

A quel punto si è accompagnate dietro le quinte, pronte ad entrare in scena.

Il trucco e la vestizione è sempre fatto da piú persone. Nel mio caso dalla mia maestra e da un’altra artista di Kutiyattam che quella sera suonava il talam e cantava.

Kalamdalam Sindhu mi ha accompagnata in queste fasi non solo con una grande professionalitá, ma con una grande dolcezza. Le sue mani mentre mi stendeva il trucco sul viso, mentre sistemava il costume annodandolo di qua e di la, e infine quando con una piccola pacca sulla spalla piena di sostegno e incoraggiamento mi ha detto ‘ora vai’, avevano tutta  la dolcezza e la sapienza di quel particolare tocco che ha solo chi possiede nella sua arte una grande maestria.

E io, tutta cosí abbigliata, truccata, ritualizzata e un pó anche spaventata di non riuscire a reggere il peso del costume, del copricapo e del trucco sono entrata tutta compita in scena per iniziare il mio primo spettacolo di Nangiarkoothu.

Arangettam

18 Agosto 2021

Cheruturithy – Kerala, India

Foto di Sutra Arti Performative.

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